"VILLA LEONI - IL CAPOLAVORO DI LINGERI" - OSSUCCIO

La villa, commissionata a Lingeri dalla famiglia Leoni Malacrida, industriali nel settore dolciario, è la perla di Ossuccio per posizione e struttura ricettiva.

Ad un mese dalla richiesta di concessione edilizia, nel ’44 giunge il nulla osta del Genio Civile di Como, "a condizione che venga escluso l'uso del cemento, del ferro e di altri materiali non autarchici". Nella documentazione di progetto sono descritti i materiali previsti: pietra di Moltrasio per le murature, che saranno solo in parte intonacate, pilastri e davanzali in pietra delle Cave di Musso, solai di tipo S.A.P. in laterizio con nervatura in cemento, pietra di Valmalenco per la copertura ad unica falda e legno per i serramenti esterni ed interni. Da uno scritto di Lingeri ad Alberto Sartoris del 5 dicembre 1944 si legge: "Sto ultimando la villa sul lago abbastanza interessante nel suo genere malgrado certe non lievi difficoltà da superare riguardo all'impiego dei materiali strutturali imposti dai recenti decreti". Risale ai primi anni Novanta il restauro messo in opera dall'attuale proprietà che, oltre ai necessari adeguamenti tecnologici, ha curato il ripristino degli originari colori stesi sulle superfici esterne ed interne. Risalgono al 1937 la medaglia d'oro e d'argento all'esposizione internazionale di Parigi e la partecipazione all'esposizione al Royal Institute of British Architects di Londra, con il progetto della villa Leoni.

Indirizzo  
Strada Statale Regina - Ossuccio (CO)
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